La voce nella sua testa, cattiva e aspra, sputava maledizioni: che
nostro Signore lo fulmini da qui a domani mattina. Che lo faccia
schiattare tra i più tremendi tormenti. Quel Giorgio non le era mai
piaciuto e adesso sapeva anche il perché. Aveva guastato la vita di
sua figlia, la sua intelligente e pazza figlia, che per amore si era
rovinata.
La voce di Paola si insinuò nella cortina di livore che avvolgeva
la mente di Maria e la riportò alla realtà.
«Mamma, mi senti? Cosa ti succede?»
«Niente. Non ti preoccupare, sto bene» rispose Maria, rinvenendo
da quel mare di rancore dove era caduta «e ti prometto che in un
modo o nell’altro ti aiuteremo».
Detto questo, Maria si alzò di scatto. Un falso sorriso rassicurante
apparve sulle sue labbra: «Ora ti lascio finire da sola e vado ad
aspettarti di sotto».
Si girò per andarsene e nello stesso istante il sorriso artefatto
sparì. Con passo svelto uscì dal bagno senza voltarsi. Scese le scale
in fretta e andò in cucina. Apri il sacchetto della spazzatura e buttò il
fazzoletto tenuto in mano per tutto il tempo del colloquio con sua
figlia. Tanto adesso era inservibile. Dalla collera l’aveva lacerato in
più punti.

 

Quore di mamma è il suo primo romanzo col quale è stata segnalata durante la II edizione del Premio Letteratura Italiana Contemporanea organizzato dalla Laura Capone Editore che nel 2014 le ha regalato un primo importante riconoscimento. Il romanzo è stato presentato in anteprima nel gennaio del 2015 a Roma presso il centro Pianeta Minori, a maggio 2015 nella prestigiosa sede di Palazzo Panciatichi a Firenze e a giugno a Cerreto Guidi durante l’evento Il Risveglio delle Parole.