"Villa speranza" vuole rappresentare una provocazione.
Esso racconta le vicende di un gruppo di anziani, ma l'autrice, Katia Di Martino, lo fa con la voce della sua generazione. Quegli anziani infatti, sono i precari di oggi proiettati in un futuro non troppo lontano. I fatti sono ambientati nell’anno 2037, in un desolante scenario al quale il declino morale ed economico della nostra società potrebbe non troppo inverosimilmente condurci.
I toni della narrazione a tratti drammatici, a tratti ironici, accompagnano il lettore attraverso una storia il cui ritmo prende progressivamente slancio man mano che i protagonisti si svegliano dal torpore in cui vegetano per passare all’azione.

 

Katia Di Martino Guardiese classe 1977, vince la II Edizione del Premio Nazionale Letteratura Italiana Contemporanea per la Sezione Romanzo Inedito. Il concorso indetto da Laura Capone Editore, Casa Editrice   di Anzio (RM), mette in palio un contratto di edizione che la Di Martino si aggiudica e firma appena due settimane dopo la proclamazione dei vincitori.
‘Villa Speranza’, il romanzo con la quale la giovane Guardiese ha partecipato con successo, viene pubblicato e sbarca a Venezia per la prima presentazione/premiazione ufficiale del Premio.
Ivi il giorno 26 novembre, nel prestigioso Palazzo Cà Corner, sede della Provincia e della Prefettura, alla presenza dell’Assessore alla Cultura Raffaele Speranzon, Katia Di Martino interviene e presenta il suo libro ancora fresco di tipografia.