La comunità subacquea nasce di pari passo con lo sviluppo e la forte espansione dell’industria subacquea. Ma che cosa spinge un individuo ad entrare a farne parte? Che cosa lo spinge ad indossare una bombola ed immergersi nelle profondità marine o lacustri? Che cosa lo spinge ad investire del denaro per acquistare l’attrezzatura necessaria? Perché la subacquea non può essere considerata come uno sport comune? Ecco che questo testo risponde a queste e a tante altre domande grazie ad uno studio sociologico e analisi fatte in campo.   Da Freud a Maslow, passando attraverso gli studi di Adler, scopriamo come la possibilità di consumare di più abbia generato maggiori soddisfazioni personali. Come il miglioramento del welfare e la conseguente diminuzione delle ore lavorative abbia inciso sulla nascita del cosiddetto “leisure time”, degli status symbols e dello style symbol.

Prefazione a cura di Stefano Sibona
Introduzione
Capitolo 1 – I pilastri della storia subacquea
1.1 La nascita.
1.2 Pinne, maschere e autorespiratori ad aria
1.3 Le campane
1.4 I Cassoni
1.5 L'evoluzione della muta subacquea
Capitolo 2 – La sociologia di uno sport
2.1 L'evoluzione della pratica subacquea
2.2 Da individuo a subacqueo: dinamiche motivazionali
legate alle immersioni
2.3 Tipo di subacqueo in base a 4 variabili: sesso, età,
reddito e istruzione
Capitolo 3 – La subacquea legata al consumo di turistico
3.1 Origini della pratica turistica
3.2 Un tipo di turismo sportivo nel 'seriousleisure'
Capitolo 4 – Caso SSI
4.1 Un nuovo modo di apprendere la subacquea
4.2 Un nuovo modo di viaggiare
4.3 Impatti ambientali legati all'immersione
Capitolo 5 – Immergersi nel sesto continente. Un sondaggio sulla pratica subacquea
5.1 Gocce di subacquea
5.2 Analisi del sondaggio
Conclusione
Bibliografia

 

Chiara Scontrino nasce a Palermo il 25 Ottobre del 1995. Diplomata al Liceo Classico Vittorio Emanuele II a Palermo, quinta figlia dopo quattro maschi, si convince che le abilità pratiche e analitiche non siano solo una parte fondamentale dell’eccellenza accademica ma che siano, invece, le fondamenta del pensiero critico anche nella vita.                                                        
Frequenta, all’Università degli Studi di Palermo, il Corso di Laurea in Scienze della Comunicazione per i Media e le Istituzioni passando successivamente per gli studi magistrali in Scienze della Comunicazione Pubblica, d’Impresa e Pubblicità in medesimo luogo. Grazie a questo lungo percorso di studi universitari, nel Luglio 2020 inizia a collaborare con il gruppo editoriale regionale ilSicilia.it, come, ancora attuale, Social Media Manager.
Impara, fin da piccola grazie ai fratelli, grandi esempi di vita, la fatica, le sconfitte e i grandi successi. Inizia a collaborare alla gestione familiare del Diving Center Saracen aperto nel 2000 sull’Isola di Vulcano. Si appassiona all’attività Subacquea e brevetto dopo brevetto, il 19 Aprile 2017 diventa Istruttrice Subacquea SSI e il successivo 13 Aprile 2018 consegue il titolo d’Istruttrice Subacquea DDI Italy, specializzandosi alla formazione subacquea di persone con disabilità fisiche e psicologiche. La passione... stampata nel DNA!
Dopo anni di formazione personale e professionale, dedica le sue due tesi di Laurea associando lo studio del Marketing Aziendale allo studio della Subacquea elaborando, così, il primo elaborato titolato: “La subacquea tra passione dello sport e il mondo del mercato. Analisi delle strategie di fidelizzazione e di business secondo la didattica subacquea SSI”, e il secondo che, grazie a uno studio statistico personale, potrete leggere voi stessi da questa pubblicazione.  
Ma tanto, tantissimo ancora ha da fare... tanti, tantissimi i sogni nel cassetto da aprire…