Mi è sempre sembrato uno stronzo maschilista, tutto d’un pezzo, e senza sfumature. Così lo descrive il compagno del suo vice Giulio Pisani. Il commissario Serpico, in effetti, non è e un tutore dell’ordine convenzionale, ma è dotato di intelligenza acuta e d’intuito. Una Napoli accaldata di fine luglio fa da sfondo all’omicidio, apparentemente senza senso, di un barista. Seguiranno altri omicidi legati da un filo conduttore, una carta da gioco. Ma chi è dunque l’assassino? Qualcuno ce l’ha con i baristi che hanno slot nei loro locali? forse un pazzo che intende vendicarsi delle perdite subite ai video poker? qualcuno talmente fuori di testa da tentare perfino un ricatto allo Stato Italiano? Il commissario Serpico, barcamenandosi tra indagini, feste, vacanze, fidanzate e amanti, proverà a risolvere un caso senza prove e forse, anche senza un vero movente. O forse, questo è quello che cerca di far credere l’assassino.